Nelle prossime settimane si svolgeranno a Padova, inserite negli appuntamenti del progetto RAM 2012, tre mostre di notevole livello di altrettanti insegnanti di Accademia Aperta.
-”Eterea Psicomachia” di Bruno Antonello, dal 13 ottobre al 4 novembre, presso la Sala della Gran Guardia in piazza dei Signori.
“…Il mondo visionario di Bruno Antonello ci trasporta in atmosfere rarefatte, in uno stato di sospensione spazio-temporale. Oggetti di porosa consistenza o creature aeree ci raccontano, in uno stile a metà fra illustrazione e favola, frammenti di vita interiore. Prevalgono alcuni soggetti come le cattedrali europee; il gioco degli scacchi, il conflitto fra angeli e demoni…”
Ingresso libero; orario 10.30-14.30 e 15-19, lunedì chiuso
-“Luminose Trasparenze” di Ennio Toniato, dal 27 ottobre al 18 novembre, presso le Scuderie di Palazzo Moroni, via Municipio
“…L’impressionismo di Toniato non è romantica visione, e, anzi, si colloca diametralmente all’opposto, per cercare la semplicità dello sguardo, non quello che misura, pesa, ridisegna e rappresenta, o “ripresenta”, le cose e le atmosfere, ma quello che le riconosce, che sa coglierne la sostanza intima di luogo del cuore, di luogo cui appartengono i sensi che “sanno” le piante, le erbe, le acque, e i valori della luce e delle ombre…”
Ingresso libero; orario 9 – 13 e 15 – 19, lunedì chiuso
-”Incontri all’inizio del mondo” di Bordin – Minotto – Rinaldi – Tanzola; dal 20 ottobre al 18 novembre presso il Centro culturale Altinate San Gaetano – via Altinate 71
L’Assessorato alla Cultura presenta la produzione artistica di quattro artisti legati al genius loci: Mauro Bordin, Raffaele Minotto, Alessandro Rinaldi e Pierantonio Tanzola. Diversi nelle forme espressive ma accomunati da un orizzonte poetico e da un legame con il territorio che diventa elemento chiave dell’elaborazione teorica, in occasione della mostra gli artisti propongono tele di grandi formato e opere realizzate con media eterogenei. Come microcosmi, le opere compongono una cosmogonia che parte dall’uomo per superarlo, lasciando lo sguardo libero di smarrirsi in un altrove assoluto, un mondo come possibilità germinale, un vuoto fecondo come un universo nell’istante di nascita…